Esame commercialisti 2025: UNGDCEC sollecita il Ministero
L’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili in un comunicato stampa del 9 giugno ha denunciato con fermezza il ritardo nella pubblicazione dell’ordinanza ministeriale relativa agli esami di Stato 2025.
A pochi giorni dalla sessione estiva, infatti, il Ministero dell’Università e della Ricerca non ha ancora emanato il provvedimento che disciplina l’abilitazione alla professione, generando forte preoccupazione tra i candidati, gli ordini professionali e le istituzioni coinvolte.
Esame commercialisti la protesta dei giovani commercialisti
La Giunta UNGDCEC ha scritto al MUR per sollecitare chiarezza, sottolineando che l’assenza di certezze su date, modalità e struttura delle prove rende impossibile una pianificazione seria dello studio e compromette la serenità necessaria ad affrontare un passaggio fondamentale del percorso professionale.
“È una mancanza di rispetto ingiustificabile verso migliaia di aspiranti professionisti” si legge nella nota
L’associazione evidenzia come i giovani professionisti operino quotidianamente con puntualità e rigore, ed è quindi legittimo attendersi lo stesso livello di responsabilità dalle istituzioni. Per questo motivo, l’UNGDCEC rinnova l’appello al Ministero affinché si proceda senza ulteriori indugi alla pubblicazione dell’ordinanza 2025, ricordando che trasparenza e rispetto delle scadenze sono i pilastri di un sistema equo. “Il futuro della professione passa anche da qui”, conclude la Giunta.
Esame di stato commercialisti: le modalità 2024
Per gli esami di abilitazione dello scorso anno l'Art. 6 del Milleproroghe 2024 (D.L. n. 215/2023): aveva consentito ai Ministeri, anche per il 2024, di adottare modalità semplificate per lo svolgimento degli esami di Stato.
A seguito di confronto con il Consiglio Nazionale, è stato stabilito che l’esame 2024 prevede:
- una prova scritta,
- una prova orale in presenza (non più da remoto come l’anno precedente).
- Le commissioni universitarie possono stabilire in autonomia le modalità dettagliate delle prove, nel rispetto dei regolamenti delle singole professioni.
- Nessuna possibilità di esonero dalle prove, anche se previsto da norme generali.
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