Fondi pensione: prospetto annuale in arrivo entro il 31 marzo
Come ogni anno entro il 31 marzo i fondi pensione devono fornire agli iscritti il prospetto delle prestazioni pensionistiche nella fase di accumulo.
Si tratta di un documento è essenziale per monitorare l’andamento della propria posizione previdenziale.
Ai fondi pensione infatti praticamente tutti i contratti collettivi prevedono minimi versamenti mensili sia da parte dei datori di lavoro che dei lavoratori per contribuire a creare una pensione integrativa. Inoltre è possibile a richiesta del dipendente, il versamento delle quote di accantonamento del proprio TFR ai fondi pensione invece che in azienda.
Il prospetto consente agli iscritti di valutare i contributi versati, i rendimenti ottenuti e i costi sostenuti nel corso dell’anno.
Secondo le disposizioni della Covip, Commissione di vigilanza sui fondi pensione, il documento deve essere presentato in un formato chiaro con tabelle e grafici per rendere più immediata la comprensione delle informazioni e facilitare le decisioni relative alla propria previdenza complementare.
Solitamente viene inviato tramite posta elettronica, in formato cartaceo o reso disponibile nell’area riservata del sito web del fondo a cui si è aderito .
Prospetto fondi pensione: cosa contiene, a cosa serve
L’obbligo di invio del prospetto informativo riguarda:
- i fondi pensione negoziali (collegati ai ccnl)
- i fondi aperti,
- piani individuali pensionistici (PIP) e
- i fondi pensione preesistenti a contribuzione definita con almeno 1.000 aderenti attivi..
ll prospetto è suddiviso in due parti.
- La prima include i dati della posizione individuale dell’iscritto, con informazioni come il valore della posizione maturata, il rendimento ottenuto e il TER (Total Expenses Ratio), che misura i costi sostenuti. La posizione è calcolata in base al numero di quote possedute e al loro valore al 31 dicembre dell’anno di riferimento. Inoltre, vengono fornite informazioni sulla linea di investimento scelta, con un confronto tra i rendimenti dell’anno e quelli degli ultimi 3, 5, 10 e 20 anni rispetto ai benchmark di riferimento.
- La seconda parte del prospetto contiene aggiornamenti normativi e sulle prestazioni pensionistiche complementari, oltre a una simulazione della pensione futura per gli iscritti che si avvicinano al pensionamento. Questo calcolo considera diversi fattori, tra cui età, contributi versati, comparto di investimento scelto e ipotesi definite dalla Covip. Tuttavia, va tenuto conto che si tratta di una stima indicativa, che potrebbe differire dall’importo reale della pensione complementare.
Fondi pensione i risultati 2024
La Covip ha reso noti i rendimenti dei fondi pensione nel 2024, evidenziando risultati positivi, in particolare per le linee con maggiore esposizione azionaria, che hanno registrato un rendimento medio del 10,4% nei fondi negoziali e del 13% nei PIP.
Le linee bilanciate hanno ottenuto rendimenti tra il 6,4% e il 7%, mentre le linee obbligazionarie e garantite hanno registrato valori più bassi, ma comunque positivi.
Su un periodo di dieci anni (2014-2024), i comparti azionari hanno avuto rendimenti medi annui del 4,5%, mentre quelli bilanciati si sono attestati tra l’1,7% e il 2,7%.
Il TFR, nello stesso periodo, ha avuto una rivalutazione media del 2,4%. Questi dati aiutano gli iscritti a prendere decisioni informate sulla gestione della propria pensione integrativa.
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