Pensioni

Pensioni PA 2025: nuove aliquote e limiti d’età

Con il Messaggio n. 2491 del 25 agosto 2025 l’INPS ha chiarito  le regole di calcolo delle pensioni retributive per i dipendenti del pubblico impiego  iscritti alle casse speciali:

  • CPDEL (enti locali)
  • CPS (sanitari)
  • CPI (insegnanti di scuole elementari e asili parificati)
  • CPUG (ufficiali giudiziari, aiutanti e coadiutori)

Le precisazioni si collegano a due interventi recenti: la Legge di Bilancio 2024 (nuove aliquote di rendimento) e la Legge di Bilancio 2025 (limiti di collocamento a riposo nella PA).

Vediamo in pratica cosa cambia.

Nuovi limiti di età

Dal 1° gennaio 2025 per il pubblico impiego non è più previsto il collocamento d’ufficio a 65 anni.  Il limite ordinamentale per la cessazione dal servizio è allineato a 67 anni, in coerenza con l’età per la pensione di vecchiaia nel settore privato.

Resta la possibilità di trattenimento in servizio, previo consenso e nei limiti organizzativi, fino a 70 anni.

Aliquote di rendimento: quando si applicano le vecchie e quando le nuove

Le nuove aliquote introdotte dalla manovra 2024 non si applicano in tutti i casi. L’INPS conferma le deroghe che mantengono le vecchie aliquote più favorevoli in specifiche situazioni.

Continuano a valere le vecchie aliquote

  • Collocamento d’ufficio per raggiunti limiti di età o di servizio (67 anni).
  • Pensione di vecchiaia liquidata da CPDEL, CPS, CPI o CPUG.
  • Dipendenti di enti divenuti privati ma rimasti iscritti alla CPDEL.
  • Pensione in cumulo quando il rapporto con la PA cessa per limiti ordinamentali.
  • Trattenimento oltre i 67 anni con dimissioni prima dei 70 anni.

Si applicano le nuove aliquote nei casi di:

  • Dimissioni volontarie prima dei 67 anni.
  • Pensione anticipata senza raggiungere i limiti di età, salvo specifiche deroghe.

Ci sono inoltre  i seguenti casi particolari:

APE sociale:

  • Vecchie aliquote per la pensione di vecchiaia (anche in cumulo).
  • Nuove aliquote per la pensione anticipata con anzianità retributiva < 15 anni al 31/12/1995.

Lavoratori precoci: tutele confermate per chi ha maturato e certificato il diritto entro il 31 dicembre 2023, a prescindere dalla decorrenza dell'assegno.

Casi particolari e tabella di riepilogo

In sintesi

Tipo di uscita Età Aliquote applicate
Collocamento d’ufficio per limiti di età/servizio 67 anni Vecchie
Dimissioni volontarie prima dei 67 < 67 anni Nuove
Trattenimento in servizio con dimissioni 67–70 anni Vecchie
Pensione in cumulo con cessazione per limiti 67 anni Vecchie
Pensione anticipata (senza limiti) < 67 anni Nuove
Vecchiaia dopo APE sociale 67 anni Vecchie
Anticipata dopo APE sociale (<15 anni retributivi al 31/12/1995) < 67 anni Nuove
Lavoratori precoci (diritto certificato entro 31/12/2023) Qualsiasi Vecchie
Per ulteriori dettagli:

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