Lavoro Dipendente

Certificazione parità: linee guida ministeriali per la formazione

Era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 marzo 2024 il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 gennaio 2024 , di concerto con il Dipartimento per le pari opportunità  che stabilisce i criteri  per il riparto e l'erogazione delle risorse alle Regioni e provincie autonome per la  programmazione delle misure formative alle aziende per l'ottenimento della certificazione di parità di genere"

Il provvedimento era atteso per contribuire all'attuazione del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 recante «Codice  delle pari opportunita' tra uomo e donna, a norma dell'art.  6  della legge 28 novembre 2005, n. 246»  e  successive  modificazioni .

Per  il finanziamento di iniziative pubbliche di formazione  rivolte alle aziende e ai lavoratori sul tema della certificazione  di parita di genere era stato istituito l'apposito Fondo con la legge di bilancio 2023 e si attendevano   entro 90 giorni dal DM del 18.1.2024 le linee guida ministeriali  per orientare la qualità della programmazione delle attività formative, che vedono la luce invece dopo 12 mesi.  

E' stato pubblicato ieri sul sito istituzionale il DD 115 del 17.3.2025 con le linee guida aggiornate.

Vediamo in sintesi cosa prevedono.

Certificazione parità: in arrivo formazione finanziata

Le regioni, utilizzando le risorse allocate, dovranno  pianificare e finanziare le  attività formative per le imprese o i loro lavoratori, basandosi sui parametri minimi stabiliti precedentemente dal Ministro per le pari opportunità e la famiglia.

Il decreto precisa che saranno esclusi  dal finanziamenti i costi direttamente connessi all'accertamento dei requisiti per il rilascio e il mantenimento della certificazione di parità di genere dal finanziamento del Fondo.

Viene inoltre  sottolineato che le regioni dovranno operare in modo coordinato per evitare dispersione o duplicazione dei finanziamenti, in complementarità agli interventi del PNRR e avranno la possibilità di 

  1. stipulare convenzioni o accordi di collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità o con i soggetti attuatori nonchè di
  2.  coinvolgere  le consigliere territoriali di parità e 
  3. realizzare sistemi di collaborazione, associazione o gemellaggio tra enti per rafforzare la coesione territoriale.

tutti gli interventi formativi  devono concludersi entro il 30 giugno 2025, con la rendicontazione finale prevista entro il 31 dicembre 2025.

Criteri e Modalità di Erogazione delle Risorse – Tabella Riparto

 Sono assegnati  3 milioni di euro per l'anno 2022 al Fondo, con ripartizione delle risorse riportata nella tabella seguente tra le regioni e le province autonome in base al numero delle imprese attive nel 2021.

Le risorse saranno erogate in due tranches:

  1.  un acconto pari al 75% del contributo assegnato e
  2.  la restante quota erogata previa trasmissione del report di sintesi degli interventi rendicontati.

La mancata trasmissione della documentazione necessaria entro il 30 giugno 2024 (assunzione di impegno vincolante) potrà  portare al disimpegno e riassegnazione delle somme non utilizzate.

Regioni e provincie coefficiente  risorse 

Lombardia

 16,00 

471.336,00

 Campania 

9,92

 292.273,00 

Lazio 

9,36 

275.809,00 

Veneto 

8,34 

245.678,00 

Emilia  Romagna 

7,82

 230.493,00

 Sicilia 

7,50 

221.099,00

 Piemonte 

7,46

 219.813,00 

Toscana 6,8

 200.838,00

 Puglia 

6,51 

191.736,00 

Calabria 

3,16 

93.032,00

 Sardegna

 2,85 

83.934,00 

Marche 

2,78

 81.899,00 

Liguria

2,62

 77.139,00

Abruzzo

 2,47 

72.889,00

FriuliͲVenezia Giulia

 1,74

 51.117,00 

Umbria 

1,56

 45.967,00

 Provincia Autonoma di Bolzano

1,12 

32.998,00

 Basilicata

 1,05 

30.829,00

 Provincia Autonoma di Trento 

0,92

 27.121,00

 Molise 

Sotto soglia 

27.000,00 

Valle d'Aosta 

Sotto soglia 

27.000,00 

TOTALE 

100,00 

3.000.000,00

Linee guida progetti parità di genere: obiettivi e principi

 

Le Linee Guida si inseriscono nel contesto normativo stabilito dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234, che ha istituito il "Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione di parità di genere". Questo fondo, con una dotazione di 3 milioni di euro per l'anno 2022, mira a supportare le imprese nel raggiungimento degli standard necessari per la certificazione.

L'obiettivo principale delle Linee Guida è fornire alle Regioni uno strumento flessibile e non vincolante per supportare la programmazione delle attività formative necessarie per la certificazione. Questo documento si basa su una collaborazione interistituzionale che coinvolge il Ministero del Lavoro, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, le Regioni e l'INAPP (Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche).

Le Linee Guida si basano su diversi principi strategici, tra cui:

  •     Strumentalità: Supporto alle istanze di parità di genere nelle diverse specificità territoriali.
  •     Complementarità: Integrazione con le iniziative già in corso nei territori.
  •     Coerenza: Allineamento con il sistema di accompagnamento e supporto esistente.
  •     Rilevanza: Risposta alle attese delle potenziali aziende beneficiarie.
  •     Aderenza Normativa: Conformità al quadro normativo di riferimento.
  •     Fattibilità: Realizzabilità rispetto al volume di risorse disponibili.

Ambiti Tematici degli Interventi Formativi e modalità

Le attività formative previste dalle Linee Guida sono suddivise in tre livelli di complessità crescente:

  1.     Formazione Introduttiva: Aiuta le imprese a comprendere il contesto e i vantaggi della certificazione, inclusi gli aspetti normativi e fiscali.
  2.     Formazione sui Temi delle Sei Aree di KPI: Affronta le sei aree strategiche definite dalla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, come cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita, equità remunerativa e tutela della genitorialità.
  3.     Formazione sui Temi Specifici di Copertura degli Indicatori di KPI: Entra nel dettaglio dei requisiti specifici per ciascun indicatore di performance.

Le Linee Guida suggeriscono diverse modalità attuative per la formazione, tra cui:

  •     Accordi con Unioncamere: Utilizzo del sistema camerale per l'organizzazione e l'erogazione della formazione.
  •     Bandi Regionali: Individuazione di soggetti o progetti per coprire l'offerta formativa regionale.
  •     Finanziamento Complementare: Utilizzo dei fondi FSE+ per integrare le attività formative.

Linee guida formazione per parità di genere: le novità

Le nuove Linee Guida introducono diverse novità rispetto ai precedenti documenti di riferimento:

  •     Approccio Modulare: La formazione è strutturata in moduli di complessità crescente, permettendo alle imprese di adattare il percorso formativo alle proprie esigenze.
  •     Focus sulla Partecipazione delle PMI: Viene suggerito di creare reti e partenariati per facilitare la partecipazione delle piccole e microimprese.
  •     Coinvolgimento delle Consigliere di Parità: Le Consigliere di parità territoriali sono coinvolte nella progettazione e attuazione degli interventi formativi.
  •     Formazione su Temi Specifici: Introduzione di formazione specifica su temi come la leadership inclusiva, la trasparenza retributiva e la tutela della genitorialità.