Lavoro Dipendente

Flussi 2026: un nuovo decreto-legge elimina il tetto per le badanti

Il 30 giugno è stato approvato dal  Consiglio dei Ministri il nuovo decreto flussi ovvero la programmazione delle quote di lavoratori stranieri extracomunitari che potranno entrare in Italia nel prossimo triennio  2026 2028. Il testo è in fase di approvazione da parte delle Camere :" L’obiettivo , affermava il comunicato stampa,   è di consentire l’ingresso in Italia di manodopera indispensabile al sistema economico e produttivo nazionale e altrimenti non reperibile. Inoltre, con la stabile individuazione di un meccanismo d’immigrazione legale e controllato, si attivano canali di comunicazione fondamentali nel dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori e si costruisce uno strumento per il contrasto a fenomeni di irregolarità nell’ingresso e permanenza nel nostro Paese, nella lotta contro il lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori."

Nel consiglio dei ministri di ieri 4 settembre è stato approvato un decreto legge con misure urgenti. Vedi all'ultimo paragrafo il resoconto governativo completo.

In estrema sintesi  queste le principali  novità: 

  • Nulla osta lavoro subordinato: termine calcolato dalla quota di ingresso, non dalla presentazione.
  • Controlli dichiarazioni: estesi anche a ingressi per  volontariato, ricerca, lavoratori qualificati e trasferimenti intra-societari.
  • Precompilazione e limiti richieste: massimo 3 richieste di nulla osta per datori di lavoro privati, anche per lavoro stagionale.
  • Soggiorno legittimo: riconosciuto anche durante l’attesa della conversione del permesso.
  • Permessi speciali per sfruttamento e protezione sociale: durata da 6 a 12 mesi; titolari ammessi all’assegno di inclusione.
  • Assistenza familiare e sociosanitaria: ingressi fuori quota per le badanti che si occupano di disabili e over 80; nei primi 12 mesi attività vincolata e cambio datore solo con autorizzazione degli  Ispettorati 
  • Volontariato: contingenti fissati con decreto triennale.
  • Ricongiungimento familiare: tempo per il nulla osta da 90 a 150 giorni.

Decreto flussi: le quote ingresso 2026-2028

La bozza del DPCM  , in attesa di approvazione, prevede:

  • per il 2026, 164.850 ingressi autorizzati. 

Complessivamente, nell’arco del triennio 2026-2028 le unità autorizzate saranno 497.550, con la seguente ripartizione:

  •     lavoro subordinato non stagionale e autonomo, 230.550 unità;
  •     lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico, 267.000 unità.

Come di consueto  "Le quote sono state determinate tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle parti sociali e delle domande di nulla osta al lavoro effettivamente presentate negli anni scorsi, con l’obiettivo di una programmazione che recepisca le esigenze delle imprese e che sia anche realistica". 

Il Governo sottolineava inoltre che resta ferma la volontà di incentivare gli ingressi fuori quota, anche nella prospettiva di un ridimensionamento del meccanismo del “click day”, che potrà avvenire seguendo un percorso graduale, che riguardi anzitutto i profili professionali più ricercati dai datori di lavoro e che potenzi la formazione dei lavoratori nei Paesi di origine.

Confindustria Vicenza giudicava insufficiente il decreto

             

Mario Roberto Carraro, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle Politiche del lavoro, ha espresso un giudizio critico sul  Dpcm riguardante le quote 2026-2028 , in quanto , anche se in aumento restano insufficienti e non aderenti ai reali bisogni delle imprese. Secondo Carraro, il sistema del click day rimane inadatto, perché basato su una logica puramente quantitativa che ignora fattori cruciali come le competenze richieste, la distribuzione territoriale e la continuità produttiva. Il meccanismo attuale risulta rigido, burocratico e poco funzionale: molte aziende, in particolare del settore industriale, hanno ormai abbandonato questo canale, poiché le quote autorizzate spesso non si traducono in assunzioni reali a causa di ostacoli operativi e tempi lunghi.

D'altro canto Carraro evidenzia la crescente emergenza legata alla denatalità e  chiedeva anche la possibilità di assumere tutto l’anno, con adeguati controlli e responsabilizzazione delle imprese, sottolineando nfine l’urgenza di accompagnare la formazione estera con percorsi di inserimento aziendale in Italia, anche per i migranti già presenti regolarmente.

                                                        

Decreto legge flussi immigrazione 2026 approvato in CDM

Questo il testo del Comunicato stampa del Governo  sul Decreto legge approvato il 4 settembre:  

  • tra le principali previsioni del decreto si evidenzia una revisione del termine per l’adozione del nulla osta per lavoro subordinato, prevedendo che tale termine decorra dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota di ingresso, anziché dalla data di presentazione della domanda. Inoltre, il controllo attualmente prescritto in relazione alla veridicità delle dichiarazioni rese dai datori di lavoro in fase di precompilazione delle domande di nulla osta al lavoro subordinato per l’anno 2025 è esteso anche alle dichiarazioni rese per ingressi relativi a: lavoro subordinato in casi particolari, volontariato, nulla osta per ricerca, lavoratori stranieri altamente qualificati, trasferimenti intra-societari.
  • Nei procedimenti per l’assunzione di lavoratori stranieri, anche stagionali, sono messi a regime gli istituti della precompilazione delle richieste di nulla osta al lavoro e del limite di richieste (massimo 3 richieste di nulla osta, come utenti privati, da parte dei datori di lavoro) previsti già in via sperimentale per il solo anno 2025. Tali meccanismi si estendono anche al lavoro stagionale subordinato.
  • Il diritto del lavoratore straniero a soggiornare legittimamente nel territorio dello Stato e svolgere temporaneamente l’attività lavorativa è esteso anche ai casi di “attesa” della conversione del permesso di soggiorno, oltre a quelli già previsti di rilascio e rinnovo.
  • Per gli stranieri vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, si amplia da 6 a 12 mesi la durata del permesso di soggiorno. Allo stesso modo, per ragioni di coerenza sistematica, si prevede l’estensione da 6 mesi a 12 mesi della durata dei permessi di soggiorno per motivi di protezione sociale, come già avviene per quelli per vittime di violenza domestica. Ai titolari di permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale e alle vittime di violenza domestica è riconosciuta anche la possibilità di richiedere l’assegno di inclusione.
  • Si pongono stabilmente al di fuori del meccanismo delle quote l’ingresso e il soggiorno di lavoratori da impiegare, nel settore dell’assistenza familiare o sociosanitaria, per l’assistenza di persone con disabilità o grandi anziane. Si prevede inoltre che, nei primi 12 mesi di effettiva occupazione legale in Italia, tali lavoratori possono svolgere esclusivamente l’attività autorizzata e possono cambiare datore di lavoro solo con autorizzazione degli Ispettorati territoriali del lavoro.
  • Si prevede che il decreto ministeriale relativo al contingente di giovani stranieri che possono partecipare a programmi di volontariato di interesse generale e utilità sociale abbia cadenza triennale e non più annuale.
  • In materia di ricongiungimento familiare, si prevede un innalzamento del termine per il rilascio del nulla osta da 90 giorni a 150 giorni, in linea con quello previsto di nove mesi previsto dalla normativa europea.
  • Infine, si proroga di due anni, fino al 31 dicembre 2027, la possibilità per il Ministero dell’interno di avvalersi della Croce Rossa Italiana (CRI) per la gestione dell’hotspot di Lampedusa.